Si tratta di obiettivi obbligatori nazionali proposti dalla Commissione europea in una riforma mirata della direttiva sui rifiuti che considera come periodo di riferimento il decennio 2020-2030. Il target di riduzione per ristoranti, mense e famiglie è invece del 30%.

La nota di Bruxelles stima quasi 59 milioni di tonnellate di cibo (131 kg/abitante) sprecate ogni anno nell’intera Unione, pari ad valore di mercato di 132 miliardi di euro. Oltre la metà dello spreco (53%) è generato dalle famiglie, seguite dal settore di trasformazione e manifatturiero (20%).

Una revisione è prevista nel 2027 per verificare la possibilità di accelerare, visto che l’Ue e gli Stati membri hanno sottoscritto l’obiettivo di sviluppo sostenibile Onu sul dimezzamento dello spreco alimentare entro il 2030.

Fonte: Ansa.it