Il marchio IGP Olio di Puglia crea la premessa per una reputazione comune per le imprese aderenti al consorzio. La creazione di una solida reputazione comune dipende dall’uso corretto del marchio che faranno le singole imprese. Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva a Indicazione Geografica Protetta “OLIO DI PUGLIA” riunisce olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori.
Tali soggetti sono tutti indispensabili per la produzione e la commercializzazione dell’olio a marchio IGP, ma non bisogna sottovalutare che si tratta di soggetti economici che hanno spesso interessi contrapposti che potrebbero confliggere qualora si dimentichi che il marchio di origine è una “barca” costruita per traghettare le imprese verso una maggiore competitività, in grado di assicurare redditi sostenibili, con un valore equamente ripartito tra gli attori della filiera. Una strategia di marketing di una singola azienda, con una visione di breve periodo, potrebbe essere la “falla” nello scafo che farà affondare il marchio IGP olio di Puglia, e tutte le aziende che hanno