L’Annuario dell’Agricoltura italiana, realizzato dal Crea con il suo Centro Politiche e Bioeconomia, stima in 621 miliardi il fatturato del settore e segnala come il nostro Paese proceda a velocità diverse a seconda dei territori presi in esame.
Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto producono oltre il 42% del valore totale e altre tre, Campania, Lazio e Piemonte che insieme sommano un ulteriore 22%. Rilevanti le differenze a livello regionale anche rispetto alla sua composizione: l’industria alimentare e delle bevande gioca un ruolo maggiore al Nord, agricoltura e sistema distributivo rivestono un peso più significativo al Sud.
Il 2022 ha fatto segnare un nuovo primato sia per le importazioni, quasi 63 miliardi di euro (+29,3%), sia per le esportazioni, poco meno di 60 miliardi di euro (+16%). Ancora una volta pesano le differenziazioni territoriali.
“Il sistema agroalimentare continua a mostrare segnali positivi nonostante sia fortemente esposto a fattori esogeni che ne condizionano le performance – ha spiegato Alessandra Pesce, direttrice del Crea Politiche e Bioeconomia – basti pensare agli eventi metereologici estremi o all’aumento dei prezzi sui mercati per l’effetto del conflitto Russo Ucraino o ancora all’attuale clima di grande incertezza che si respira per l’instabilità politica internazionale”.
Fonte: ANSA
https://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia/-/annuario-dell-agricoltura-italiana